Una visita medico sportiva non agonistica, in linea di massima, si svolge:

  • Anamnesi da parte del medico, che raccoglie delle informazioni relative allo stato di salute del soggetto, all’eventuale presenza di patologie familiari di particolare interesse per il rilascio del certificato di buona salute e relative ad alcune eventuali abitudini come l’assunzione di alcol o se il soggetto è un fumatore
  • Raccolta di dati antropometrici (peso e altezza)
  • Auscultazione toracica
  • Misurazione della pressione
  • Elettrocardiogramma a riposo

Non appena il medico conclude la visita medico sportiva, se tutti i parametri rilavati sono corretti e non sono state rilevati particolari anomalie del ritmo cardiaco, il medico potrà rilasciare immediatamente il certificato al paziente per l’attività sportiva non agonistica.

La visita sportiva AGONISTICA invece consiste negli esami strumentali che sono uguali alla visita non agonistica come:

  • Raccolta di dati antropometrici (peso e altezza)
  • Anamnesi
  • Auscultazione toracica
  • Misurazione della pressione

Poi, c’è tutta una parte relativa ai test sotto sforzo, in particolare:

  • Elettrocardiogramma sotto sforzo
  • Spirometria

ECG sotto sforzo nella visita medico sportiva agonistica è un test ergometrico che registra l’attività del cuore al fine di prevenire episodi di cardiopatia ischemica e verificare il funzionamento della circolazione coronarica. In pratica, questo di Ecg valuta la risposta dell’apparato cardiovascolare all’attività fisica soprattutto per quanto concerne la frequenza cardiaca, le variazioni della pressione arteriosa.

Il medico chiede al soggetto di  eseguire uno sforzo continuativo (su cicloergometri) e proseguire fino a raggiungere una frequenza cardiaca compresa tra 80 e il 90 % di quella massima, per età e sesso. Sintomi come il respiro affannoso o il dolore toracico e significative anomalie nel tracciato Ecg possono portare il medico ad interrompere il test o suggerire nuovi esami. Durante l’esecuzione del test, il medico controlla in modo costante l’attività cardiaca sia osservando il tracciato elettrocardiografico sia misurando regolarmente i livelli della pressione arteriosa.

La Spirometria

Dopo l’ecg sotto sforzo, è la volta di un’altra prova da sforzo, come la SPIROMETRIA. Con l’esame spirometrico, l’obiettivo è quello di valutare la capacità respiratoria del paziente attraverso una serie di parametri statici e dinamici.

I parametri statici sono quelli che si analizzano facendo inspirare lentamente e profondamente al paziente dentro al boccaglio monouso. Il paziente dovrà poi espellere completamente l’aria espirando.

Invece, per ottenere i parametri dinamici, il paziente deve respirare normalmente (sempre attraverso il boccaglio monouso) ma con il naso chiuso da un dispositivo stringinaso al fine di registrare il volume corrente.

Successivamente il paziente deve compiere un’inspirazione massimale, seguita da una rapida, decisa e completa espirazione. Questo test di capacità vitale forzata è probabilmente il valore più importante fornito dalla spirometria perché misura curva flusso volume in ispirazione ed espirazione che ci fornisce informazioni decisive sulla funzionalità polmonare dell’atleta. In più, la visita agonistica prevede anche un esame delle urine per analizzare i valori e la presenza di leucociti, nitriti, urobilinogeno, PH, sangue, albumina, acido acetilacetico, bilirubina, glucosio ecc.

I nostri specialisti:


Dott. Roberto Dogana


Dott. Mario Cionfoli